L’uso del plexiglass per display, pannelli frontali per tastiere e vetrini in genere

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L’uso del plexiglass per display, pannelli frontali per tastiere e vetrini in genere

Il polimetilmetacrilato (PMMA), più comunemente conosciuto come plexiglass, è un polimero termoplastico che si presta a un amplissimo ventaglio di applicazioni. Ecco i tipi di plexiglass che utilizziamo per le nostre realizzazioni e i metodi di lavorazione impiegati.

Il plexiglass o polimetilmetacrilato (PMMA) è una resina termoplastica della famiglia dei tecnopolimeri. Spesso viene usato come materiale alternativo al vetro per la sua leggerezza e resistenza, per cui viene denominato anche “vetro acrilico”.

Una curiosità: al di là del termine scientifico, polimetilmetacrilato, poco usato a causa della sua complessità, secondo l’Accademia della Crusca il materiale dovrebbe essere identificato con il nome di Plexiglas, con una sola esse alla fine, perché è il nome originale con cui venne immesso nel mercato nel 1933 in Germania; la seconda esse viene aggiunta per assonanza al vetro (glass).

La caratteristiche del plexiglass

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Quali sono le proprietà che rendono ideale l’utilizzo del plexiglass per display, parti trasparenti di contenitori per elettronica, ecc.?

Innanzitutto trasmette e riflette la luce meglio del vetro. Il plexiglass, infatti, ha una trasmissione luminosa del 92%, mentre quella del vetro va dall’80% al 90%.

Siamo di fronte a un materiale più resistente alla rottura del vetro, inoltre è molto versatile: può essere prodotto con additivi che ne esaltano la resistenza ai raggi UV o agli acidi, ad esempio.

Il plexiglass è più leggero del vetro: a parità di dimensioni e spessore il PMMA può arrivare a pesare fino al 50% in meno.

La lavorabilità, infine, è un altro punto di forza: può essere lavorato secondo i più vari procedimenti industriali o artigianali (fresato, tagliato al laser, termoformato, serigrafato o inciso, ecc.).

L’utilizzo del plexiglass in MCS

Grazie alle sue caratteristiche, il plexiglas è impiegato in moltissimi ambiti operativi quali l’insegnistica, la grafica pubblicitaria, l’arredamento, l’edilizia. Durante la pandemia di covid abbiamo visto nascere paratie e protezioni in PMMA di tutti i tipi.

In MCS ne utilizziamo in grande quantità, ma dato che operiamo in un ambito molto tecnico, scegliamo solo plexiglass di elevata qualità, prodotto da aziende affidabili, riconosciute per la loro serietà.

Usiamo il PMMA per i panelli frontali delle tastiere capacitive, per i vetrini dei display e in genere per le aree trasparenti di determinati contenitori per elettronica, eventualmente in prossimità di Led.

Tipologie di plexiglass utilizzato

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Per buona parte delle nostre realizzazioni usiamo il PMMA standard trasparente, negli spessori da 1,5 mm in su. Per tastiere capacitive o vetrini per display, utilizziamo un plexiglass antigraffio, una tipologia più specifica la cui superficie frontale è stata trattata per assicurare una resistenza al graffio molto più elevata rispetto al materiale standard.

Più raramente utilizziamo il PMMA ottico, un materiale speciale, molto costoso, disponibile in spessori da 0,3 a 0,8 mm. È disponibile anche con finiture antiriflesso e/o con filtro UV per applicazioni in ambiente esterno.

È una tipologia di plexiglass che non usiamo molto spesso: il costo al metro quadro è di 12-14 volte maggiore rispetto a un PMMA normale. Inoltre, mentre una lastra standard di PMMA ha una dimensione di 6 mq, il PMMA calibrato è disponibile in lastre di dimensioni inferiori a 0,7 mq.

Come lavoriamo il plexiglass

Questo materiale si presta molto bene alle lavorazioni di taglio laser, con cui si possono ottenere tagli molto netti, puliti e lucidi, e anche lavorazioni a spigolo vivo.

Si può utilizzare, inoltre, il processo di fresatura CNC da lastra. Anche in quest’ultimo caso è possibile ottenere tagli molto lucidi e precisi grazie all’utilizzo di particolari utensili diamantati.

Le lavorazioni interne, proprio per l’utilizzo di un utensile fresa, per forza di cose saranno con un raggio minimo legato al diametro dell’utensile utilizzato (2, 3, 4 mm, ecc.).

Con il processo di fresatura CNC, infine, ci possono essere lavorazioni di ribassamento di alcune superfici oppure lamature, svasature, smussi, ecc..

Per approfondire un caso concreto di impiego del plexiglass, puoi leggere il post Pannelli frontali in plexiglass per cronotermostati “smart”.

2023-06-07T13:05:17+02:00Maggio 31, 2023|